Qarašahr
regione archeologica centro-asiatica situata sul tracciato settentrionale della Via della Seta. Punto di incontro tra diverse civiltà artistiche, la regione di Qarašahr svolse un'importante funzione di tramite fra gli influssi cinesi della Serindia orientale e le componenti occidentali dell'arte fiorita a Kuqa. Essa annovera nella sua importante stazione di Šorčuq (Šikšim secondo gli studiosi russi) complessi di santuari rupestri e templi buddhistici, databili dal sec. VI al sec. IX, con documentazioni di decorazione plastica e pittorica caratterizzata dalla convergenza di elementi dell'arte indo-greco-buddhista che, soprattutto nelle opere scultoree, riporta alle matrici stilistiche di Taxila e di Haddā. Nella pittura di Šorčuq, oltre a richiami classico-gandharici, si nota un'accentuata presenza di elementi sinizzanti, la cui penetrazione fu favorita dalla stessa posizione geografica, costituendo Šorčuq l'ultimo centro della pista settentrionale della via della seta, anello di congiunzione tra l'Ovest con la regione di Turfan e i confini del Gansu e i vari centri del bacino del Tarim.