Pula (Cagliari)
Indicecomune in provincia di Cagliari (20 km), 15 m s.m., 138,78 km², 6535 ab. (pulesi), patrono: san Giovanni Battista (24 giugno).
Generalità
Centro situato sulla costa occidentale del golfo di Cagliari; è compreso nel Parco Geominerario della Sardegna. L'abitato sorge nella piana alluvionale alla destra del rio Pula, in un territorio caratterizzato da vaste coltivazioni, pinete e numerosi complessi residenziali estivi.
Storia
Territorio della curatoria di Capoterra, compresa nel Giudicato di Cagliari (sec. XI), dopo la conquista aragonese (1324) passò nella Contea di Quirra e, sotto la dominazione spagnola, fu eretto a baronia insieme a Domus de Maria e Villa San Pietro (1603). Fu feudo degli Osorio de la Cueva fino al riscatto del 1839, anno in cui venne abolito il regime feudale.
Arte
Nel tessuto edilizio, in cui spicca la neoclassica villa di Santa Maria (1838), si conservano numerosi esempi della tradizionale tipologia abitativa a corte centrale. Il Museo Archeologico “Giovanni Patroni” raccoglie materiali fenici, punici e romani ritrovati nel tratto di mare antistante i resti della città fenicia di Nora. Il Museo Norace ospita due ricche collezioni di monete e minerali.
Economia
L'agricoltura produce ortaggi, cereali e uva; sono diffusi l'allevamento ovino ed equino e la coltivazione di fiori e piante ornamentali (in campo e in serra). Vi operano piccole imprese nei settori edile, dei serramenti e della carpenteria in legno e in metallo. È notevole il turismo balneare e di villeggiatura, con valide strutture ricettive, ricreative e sportive tra cui un campo da golf.
Dintorni
Fuori dall'abitato, presso l'area archeologica di Nora, si trova la chiesa di Sant'Efisio (sec. XI). Innalzata secondo la tradizione nel luogo del martirio del santo patrono di Cagliari, è il luogo in cui si conclude, il 2 maggio, la pittoresca processione che accompagna dal capoluogo, per circa quaranta chilometri, il simulacro del santo; la chiesa conserva all'interno i tratti tipici del romanico provenzale che ebbe dai monaci di San Vittore di Marsiglia. Sulla punta estrema del capo di Pula sono le rovine di Nora, uno dei più importanti scali fenici del Mediterraneo. Fondata verso il sec. IX a. C., passò nel sec. VI a. C. sotto il controllo cartaginese. Sotto i Romani fu municipio e residenza del governatore, raggiungendo la massima fioritura nei sec. II-III. Decadde a partire dal sec. V in seguito agli attacchi dei pirati, fino a spopolarsi.