Puig, Manuel
narratore e commediografo argentino (General Villegas, Buenos Aires, 1932-Cuernavaca, Messico, 1990). Studiò regia al Centro sperimentale di Cinematografia di Roma, lavorando poi come aiuto regista. In sette romanzi pubblicati fra il 1968 e il 1983 (La traición de Rita Hayworth, Boquitas pintadas, The Buenos Aires affair, El beso de la mujer arana, Pubis angelical, Maldición eterna a quien lea estas páginas e Sangre de amor correspondido), rivelò un singolare talento narrativo, agile fantasia, originalità di scrittura (colloquiale e fresca, arguta talvolta fino alla deformazione satirica), audace spirito critico nei confronti di molti pregiudizi e tabù del nostro tempo. A partire dal 1983 si dedicò al teatro riunendo i suoi lavori teatrali e l'adattamento scenico del romanzo El beso de la mujer arana in un volume dal titolo Bajo un manto de estrellas, e pubblicando i soggetti cinematografici La cara del villano e Recuerdo de Tijuana in un altro volume (1985). Nel 1988 tornò alla narrativa con il romanzo Cae la noche tropical, tenue vicenda sentimentale sul tema della solitudine dei vecchi e del timore della morte, strutturata su vari piani: il dialogo fra due ottantenni solitarie, lo scambio epistolare, gli estratti di giornale, le comunicazioni burocratiche poliziesche, e altri ricorsi che contribuiscono a definire il racconto. Con il suo stile caratteristico e discorsivo, apparentemente indifferente a quello che è stato chiamato il boom del romanzo latino-americano, Puig si è distinto trattando temi noti, o piuttosto eterni, con peculiare sensibilità.