Puccini, Màrio

narratore e saggista italiano (Senigallia 1887-Roma 1957). Accanto al padre nell'attività di editore (G. Puccini e Figli), pubblicò tra l'altro le prime opere di Papini, di Cecchi e un volume di Pirandello, si trasferì poi a Milano, dove aprì un negozio di libri d'arte, trasformandolo in luogo d'incontro di scrittori e pittori (Boccioni, Carrà, Medardo Rosso, G. P. Lucini, ecc.). Collaboratore de La Voce, fu amico di Verga, Pirandello, Tozzi, Unamuno e Larbaud. La sua narrativa si richiama, in forme dimesse e disadorne, al verismo verghiano nella descrizione di ambienti e personaggi della realtà di ogni giorno. Tra le sue moltissime opere si ricordano: Faville (1914), Dal Carso al Piave (1918), Cola o il ritratto dell'italiano (1927), Gli ultimi sensuali (1934), Questi italiani (1955), Milano, cara Milano (1957).

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