Pràia a Mare
Indicecomune in provincia di Cosenza (125 km), 5 m s.m., 22,91 km², 6282 ab. (praiesi), patrono: Madonna della Grotta (15 agosto).
Centro situato sul golfo di Policastro; è compreso nel Parco Nazionale del Pollino. I primi insediamenti risalgono al Paleolitico, come attestano i ritrovamenti nel territorio (alcuni dei quali a Rosaneto e nella grotta Torre Nave). Nel sec. X vi fu forse importata dai Bizantini una colonia di slavi, da cui probabilmente l'antico nome di Praia degli Schiavoni. In seguito fu chiamato Praia d'Aieta, nome mantenuto fino al 1928 quando, staccatosi da Aieta, divenne comune autonomo.§ A S dell'abitato si trova il Santuario della Madonna della Grotta, meta di pellegrinaggi, da cui si gode una bella vista panoramica sulla costa e sull'isola di Dino. All'interno della grotta vennero rinvenuti numerosi reperti archeologici del Paleolitico (frammenti di dipinti), ceramiche del Neolitico e resti romani.§ Al turismo balneare, che è la voce principale dell'economia locale (e ha causato però un indisciplinato sviluppo edilizio), si affiancano l'agricoltura (agrumi, cedri, olive, uva, ortaggi e cereali), l'allevamento (bovini e ovini) e alcune industrie attive nei settori tessile e dell'abbigliamento (calze), alimentare e oleario. § Nell'isola di Dino sono presenti numerose grotte, ricche di stalattiti, tra cui la grotta delle Sardine, la Grotta Azzurra in cui si verificano suggestivi giochi di luce, e la grotta del Leone, così chiamata dalla forma particolare di una concrezione. § Nelle pareti rocciose dell'immediato retroterra si aprono numerose cavità naturali, di cui la più famosa è la grotta della Madonna. Gli scavi condotti da L. Cardini dal 1959 al 1967 hanno messo in luce una lunga sequenza culturale, compresa in oltre 8 m di deposito, costituita, dal basso verso l'alto, da livelli dell'Epigravettiano finale, (C14: 10.150±150 a. C.-6650±120 a. C.), del Mesolitico (7120±80 a. C. -6785±80 a. C.), del Neolitico a ceramica impressa (5605±85 a. C.), tipo Serra d'Alto (3605±75 a. C.) e tipo Diana (3160±70 a. C.), dell'Eneolitico (Piano Conte) (2820±55 a. C.), dell'Età del Bronzo (Protoappenninico e Appenninico) e tardoromani.