Pozzati, Concètto
pittore italiano (Vó Vecchio, Padova, 1935). Dopo gli studi d'arte a Bologna, si dedica a una pittura di tipo informale (Presenze, 1958), per passare poi, intorno agli anni Sessanta, alla pop art con continui slittamenti di carattere metafisico e surreale. Il linguaggio familiare a Pozzati è quello della pubblicità, tanto che il rapporto con i mass-media è divenuto per lui strumento di poetica, accanto alla pittura, nella quale dimostra un'eccellente abilità tecnica. Pozzati adotta la tecnica del collage, in cui, con materiali eterogenei come fotografie, specchi, stampe, tele emulsionate e materie sintetiche, elabora composizioni di frutta, verdura, oggetti di consumo quotidiano, dimostrando una lucida ironia e una precisa capacità di giudizio sulla cosiddetta “civiltà dell'immagine” (L'impiego del tempo, 1977; Porta della Ritmo, 1979).