Pole, Reginald
ecclesiastico inglese (Stourton Castle, Staffordshire, 1500-Lambeth 1558). Favorito di Enrico VIII, studiò a Oxford, poi, dal 1521 al 1527, a Padova, dove conobbe a fondo il rinascimento italiano. Ma lo scisma religioso voluto da Enrico VIII lo mise in disaccordo con il suo protettore. Dopo un soggiorno a Parigi (1529), si stabilì in Italia da dove, nel 1536, mandò al sovrano il trattato Pro ecclesiasticae unitatis defensione, in cui tentava di convincerlo a rivedere le sue posizioni. Nel 1537 fece parte del comitato di riforma disciplinare, fu ordinato diacono e nominato cardinale da Paolo III. L'insanabile contrasto con il re si rifletté drammaticamente sulla famiglia Pole: la madre e il fratello di Reginald furono decapitati per ordine di Enrico VIII. Dopo aver partecipato (1537) alla redazione del Consilium de emendanda Ecclesia, si recò come legato pontificio al Concilio di Trento (1545), e al conclave del 1549 fu uno dei protagonisti. Salita al trono Maria Tudor, fu consacrato arcivescovo di Canterbury (1556) e divenne uno dei principali consiglieri della regina. Travolto dal contrasto che aveva opposto Filippo II e Maria Tudor, sua moglie, al papato e alla Francia, Pole fu accusato d'eresia da Paolo IV e sottoposto all'Inquisizione. Il cardinale morì poco prima dell'emissione del verdetto.