Marìa I (regina d'Inghilterra)
Tudor, regina d'Inghilterra, detta la Sanguinaria (Greenwich 1516-Londra 1558). Figlia di Enrico VIII e di Caterina d'Aragona, erede al trono, cadde in disgrazia quando il padre divorziò e fu estromessa dalla corte. Alla morte di Anna Bolena riottenne il proprio rango, a condizione di firmare un riconoscimento della propria illegittimità e della suprema autorità del re sulla Chiesa inglese. Durante il regno del fratellastro Edoardo VI, si oppose alle riforme religiose decise dal Parlamento appellandosi all'aiuto del proprio cugino, l'imperatore Carlo V. Alla morte del re, e dopo i brevi giorni dell'usurpazione del trono da parte di lady Jane, Maria divenne regina (1553). I primi mesi di regno furono accolti dal favore generale, ma ben presto Maria volle, con una determinazione che non lasciava dubbi, conciliare la politica inglese con gli scopi del papato e della Spagna cattolica. Nel 1554, deludendo e contrariando i propri sudditi, espresse chiaramente il desiderio di sposare Filippo, figlio di Carlo V. L'anno seguente mise a dura prova il nazionalismo inglese proponendo la giurisdizione papale nel Paese. Ciononostante il popolo rimase fedele alla corona e preferì far cadere la rivolta del Kent scatenata nel 1554 dal Wyatt. La regina proclamò allora il ritorno della nazione alla fede cattolica (di qui l'appellativo di Maria la Cattolica), sposò Filippo e fece dell'Inghilterra uno Stato vassallo della Spagna. Guidata dal cardinale Reginald Pole, Maria si guadagnò l'attributo di “Sanguinaria” inviando in pochi anni al rogo centinaia di protestanti, nonostante l'invito alla moderazione continuamente sollevato dal marito che temeva i rischi dell'impopolarità. Il conflitto franco-spagnolo (nel frattempo Filippo era succeduto al padre Carlo V) coinvolse anche gli Inglesi i quali, impreparati a una guerra che non sentivano, finirono con il perdere Calais (1558). Maria morì in quello stesso anno abbandonata dai sudditi e dal marito ormai interessato alla cognata Elisabetta alla quale sarebbe toccato il grave compito di dare fiducia e unità a un Paese retto dall'incapace sorella.