Perak

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Generalità

Stato (21.022 km²; 2.446.600 ab. secondo una stima del 2013; capoluogo Ipoh) della Malaysia, nel settore occidentale della penisola di Malacca (Malaysia Peninsulare), al confine con la Thailandia. Il territorio, affacciato a W allo stretto di Malacca con una costa bassa e spesso paludosa, comprende l'intero bacino del fiume Perak (400 km) e si eleva verso E a 2183 m nel monte Korbu. La popolazione, costituita da Malesi, Indiani e Cinesi, è dedita all'agricoltura (riso, palme da cocco), alla pesca e allo sfruttamento delle risorse forestali (caucciù) e del sottosuolo (stagno nella valle del fiume Kinta, oro, minerali di ferro, zirconio, monazite, ilmenite). Città importanti oltre al capoluogo sono Taiping, Telok Anson, Grik, Kuala Kangsar, Kampar e Port Weld.

Storia

La prima dinastia locale risale al sec. II d. C. Tributario – sino al sec. V – dell'impero indocinese di Fu-nan, il Perak cadde poi (sec. VIII) sotto la sovranità del regno di Srivijaya (Sumatra) e quindi sotto la protezione dell'impero siamese di Ayutthaya (sec. XIV). La religione islamica vi si diffuse a partire dalla prima metà del Cinquecento, quasi contemporaneamente all'installazione dei Portoghesi a Malacca. Succeduti a questi gli Olandesi, Perak subì (1650) la loro influenza finché nel 1874 gli Inglesi ne fecero un protettorato inglobandolo (1895) negli Stati Federati di Malesia (Malesia, Malaysia).

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