Paladino, Mimmo
pittore italiano (Paduli, Benevento, 1948), esponente con E. Cucchi, F. Clemente, S. Chia della Transavanguardia italiana, il gruppo creato dal critico A. Bonito Oliva nel 1979. Nella sua pittura astratta informale di matrice concettuale è stata vista l'eco di Matisse e Klee (Lasciatemi riposare all'ombra, 1981) e qualcosa del dinamismo di Kandinskij. I quadri di Paladino si nutrono dell'immaginario, del mitico e dell'ancestrale che egli traspone, con un repertorio di immagini lontane da ogni riferimento naturalistico e da ogni citazionismo revivalistico, sia nei suoi quadri, realizzati quasi sempre a olio (Le tane di Napoli, 1983), sia nelle sue sculture (Sud, 1984). Ha partecipato alla Biennale di Venezia del 1980, del 1986 e del 1988 e a Documenta 7 di Kassel (1982). Tra le numerose personali tenute in Italia e all'estero, ricordiamo “Bila Hora” (Praga, 1991), nella quale ha presentato, tra l'altro, sette grandi tele dedicate alla città (tra queste, La Montagna Bianca e Mercato di Spiriti), e quella tenutasi al Forte Belvedere di Firenze nel 1993. Nominato accademico onorario dalla Royal Academy di Londra (1999), nello stesso anno ha realizzato, presso il Museo dei materiali minimi di Paestum, l'installazione permanente Cavallo di sabbia.