Pòldi Pezzòli
museo milanese che ha sede nell'omonimo palazzo, in parte distrutto dai bombardamenti del 1943 e ripristinato nel 1951. Trae il suo nome dal conte Gian Giacomo Poldi Pezzoli, che diede un apporto fondamentale, arricchendola di dipinti, alla raccolta di mobili, oreficerie, armi, ecc. già iniziata dalla madre Rosa Trivulzio. La sceltissima collezione privata fu lasciata dal conte al Comune di Milano con l'impegno di mantenere la sistemazione da lui stesso attuata, e fu aperta al pubblico nel 1881. Tra i dipinti di maggior pregio sono il Ritratto di donna del Pollaiolo, una Madonna e una Pietà del Botticelli, il S. Nicola da Tolentino di Piero della Francesca, una Madonna col Bambino del Mantegna, una Pietà di Giovanni Bellini, il Ritratto di gentiluomo con tricorno di Fra' Galgario, la Veduta della laguna di F. Guardi. Il museo raccoglie anche oreficerie antiche, vetri, porcellane, sculture (busto in bronzo di Ulpiano Volpi dell'Algardi, marmi del Canova), stoffe, mobili, armi e armature (tra cui rarissimi esemplari islamici), arazzi e tappeti (molto pregiato, in particolare, un Esfahān del 1522).