Ou-yang Hsiu
uomo politico, storico, poeta e prosatore cinese (Lu-ling, Kiangsi, 1007-1072). Intrapresa dopo gli esami di stato la carriera pubblica, vi ricoprì elevati incarichi amministrativi e accademici. Si schierò politicamente su posizioni conservatrici e, capeggiando con lo storico Ssŭ-ma Kuang il partito conservatore, avversò con energia i tentativi di riforma economica e fiscale propugnati da Wang An-shih, riuscendo alla fine a prevalere. Fu un autentico caposcuola in campo storiografico; la sua opera maggiore, scritta in uno stile improntato a criteri di chiarezza e di semplicità, è Hsin-wu-tai shih (Nuova storia delle cinque dinastie) in settantaquattro capitoli, in cui sostiene, in contrasto con la dottrina ortodossa, l'esistenza di una continuità dinastica in quel tormentato periodo. Come letterato, fu uno dei prosatori più illustri dell'epoca Sung, noto soprattutto per due opere che sono diventate testi classici di tutte le antologie della letteratura cinese, Il “fu” della voce dell'autunno e la Storia del padiglione del vecchio ubriaco. Lasciò inoltre un ricco epistolario (più di cinquecento lettere), vari aneddoti sui personaggi del suo tempo e numerose prefazioni. Le sue opere godettero nella Cina feudale di notorietà e circolarono soprattutto nelle due collezioni intitolate Chü-shih chi (Raccolta dello studioso in ritiro) in 50 capitoli e Chü-shih wai-chi (Nuova raccolta dello studioso in ritiro) in 25 capitoli.