Ocampo, Silvina

scrittrice argentina (Buenos Aires 1905-1993). Sorella di Victoria e moglie dello scrittore Bioy Casares, esordisce nel 1937 con una raccolta di racconti intitolata Viaje olvidado (Viaggio dimenticato), cui segue nel 1942 il libro di poesie Enumeración de la patria (Enumerazione della patria). In collaborazione con il marito e con J. L. Borges, realizza la celebre Antología de la literatura fantástica (1940; Antologia della letteratura fantastica), con la quale si inaugura e si postula teoricamente il genere letterario “fantastico”. Pur continuando a coltivare entrambe le vocazioni (prosa e poesia), è però con il racconto che si fa conoscere e apprezzare, riuscendo in una singolare trasfigurazione in chiave fantastica, magica, onirica, del banale e del quotidiano. Tra i suoi libri di racconti meritano di essere ricordati: Autobiografía de Irene (1948; Autobiografia di Irene), Las invitadas (1961; Le invitate), Los días de la noche (1970; I giorni della notte), Y así sucesivamente (1988; E così sia). Quel suo mondo così singolare e moderno, segnato da rotture, lacerazioni profonde e capovolgimenti di senso, è tornato in scena con i racconti riuniti nei volumi Así sucesivamente (1988; Così successivamente) e Cornelia frente al espejo (1988; Cornelia di fronte allo specchio). Sono gli ultimi contributi di una scrittrice che ha segnato un'epoca e uno stile nella storia del romanzo contemporaneo.

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