Obelèrio, Antenòreo
doge di Venezia dall'804 all'809. Eletto da un gruppo di esuli francofili, capeggiati da Fortunato, patriarca di Grado, si associò alla carica il fratello Beato e più tardi anche il fratello Valentino. Il loro governo fu tormentato dalle contese tra l'Impero bizantino (nell'807 Beato si recò o fu condotto come ostaggio a Costantinopoli per rendere omaggio all'imperatore) e l'Impero franco per il predominio sull'alto Adriatico. Nell'806 ebbero la meglio i Bizantini che, inviando una flotta, imposero il rispetto della loro sovranità; qualche anno più tardi fu Pipino, figlio di Carlo Magno, ad assalire Malamocco. I Veneziani si rifugiarono a Rialto, che divenne la sede ducale. L'eroismo dei cittadini riuscì a contenere le forze franche, ma Obelerio e i fratelli persero il potere.