Novate Mezzòla

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comune in provincia di Sondrio (48 km), 212 m s.m., 99,84 km², 1645 ab. (novatesi), patrono: Santissima Trinità (prima domenica dopo Pentecoste).

Centro del fondovalle del fiume Mera, posto al margine sudorientale del piano di Chiavenna. Di origine preromana, appartenne al monastero di Sant'Ambrogio di Milano (852). In seguito seguì le vicende del contado di Chiavenna.§ Significativi resti architettonici sono, nei pressi dell'abitato, alcuni massi sepolcrali preromani e una necropoli romana. Il monumento più interessante è però la piccola chiesa romanica di San Fedelino, eretta nei sec. X-XI sulla sponda destra del Mera in onore di san Fedele: all'interno si conservano importanti affreschi del sec. XI. La parrocchiale della Santissima Trinità, di antica origine ma ricostruita a fine Seicento in forme barocche, conserva affreschi di Pietro Bianchi e di Giulio Quaglio e un organo del 1686; di fronte sorge il palazzo Giani de Valpo (sec. XVII-XVIII).§ Rilevante l'attività turistica: la località è base di partenza per escursioni al lago di Mezzola e alla val Codera. L'industria è attiva nei settori metallurgico (ferro-cromo affinato e destinato alla produzione di acciaio inossidabile), estrattivo (granito “di San Fedelino”), dell'arredamento, dei materiali da costruzione e della lavorazione del legno. L'agricoltura è rivolta alla coltivazione di cereali e foraggi per l'allevamento (bovini e caprini). Nel territorio opera una centrale idroelettrica.§ In val Codera, priva di strade e percorsa solo da una mulattiera selciata, si trova il minuscolo villaggio di Codera, raro esempio di borgo alpino permanentemente abitato senza strade che permettano di raggiungerlo; vi si trova un piccolo museo etnografico che documenta la vita nella valle.

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