Narsète (generale bizantino)
(greco Narses), generale bizantino (? ca. 478-Roma 568). Di origine armena, acquistò una posizione preminente alla corte di Giustiniano grazie al favore di Teodora e concorse con Belisario alla repressione della cosiddetta rivolta di Nika (532), cioè alla salvezza dell'imperatore. Nella guerra contro gli Ostrogoti per la riconquista dell'Italia (535-553) operò con Belisario, ma in discordia con lui; quando poi Belisario fu richiamato a Costantinopoli (549), gli succedette come unico comandante supremo delle forze imperiali in Italia e riportò le vittorie decisive di Tagina sul re Totila (552) e dei monti Lattari sul re Teia (553). Respinse in seguito le scorrerie franco-alemanne di Leutari e Butilino giunte nel Mezzogiorno (554-555) e continuò fino al 567 le operazioni contro i resti degli Ostrogoti sparsi per l'Italia. Avviò col titolo di patricius il riordinamento dell'Italia tornata provincia dell'impero applicando la Prammatica Sanzione giustinianea. Esonerato dalla carica da Giustino II, si ritirò a Roma, dove morì poco dopo.