Namı Kemāl, Mehmet
letterato e patriota turco (Tekirdağ 1840-Chio 1888). Aderente all'organizzazione dei Nuovi Ottomani (vedi Giovani Turchi), fu costretto a fuggire in Europa, dove, insieme a Ziyā Pascià, pubblicò nel 1868 a Londra il giornale rivoluzionario Hürriyet (Libertà). Rientrato in patria nel 1870, riprese per qualche tempo la lotta politica, ma nel 1873 fu confinato a Cipro e imprigionato. Riabilitato dopo la proclamazione della Costituzione del 1876, fu però sempre tenuto in sospetto dalle autorità governative che lo allontanarono da İstanbul col pretesto di incarichi amministrativi nelle isole egee. Le sue opere – tra le più importanti sono da ricordare il romanzo Risveglio (1874) e il dramma Patria (1872) – ebbero un'influenza determinante sulle giovani generazioni di intellettuali turchi.