Moschéta, La-
commedia in cinque atti in dialetto padovano di Angelo Beolco detto Ruzante, rappresentata nel 1528. Riprende il motivo del furbo gabbato, caricandolo di robusta sensualità e di comicità vigorosa che maschera appena una realtà sostanzialmente tragica. Il contadino Ruzante per mettere alla prova l'onestà della moglie Betia si traveste e la corteggia esprimendosi in “favellar moscheto”, cioè in lingua pseudoculta. Betia, accortasi dell'inganno, lo tradisce non solo con il compare, Menato, ma anche con un soldato bergamasco. Recuperata nel sec. XX, la commedia ha avuto in Italia interpreti di rilievo quali Cesco Baseggio e Franco Parenti (quest'ultimo con la regia di G. De Bosio che già aveva messo in scena l'opera al teatro dell'Università di Padova nel 1953). Notevole in Francia l'edizione diretta e interpretata da M. Maréchal nel 1971.