Morgagni, Giambattista
medico e anatomista italiano (Forlì 1682-Padova 1771). Allievo di Valsalva a Bologna, poi lettore di anatomia in quell'università, nel 1711 venne chiamato a insegnare medicina teorica e in seguito (1715) anatomia all'Università di Padova. Innovatore delle scienze mediche e fondatore dell'anatomia patologica, già nei suoi primi lavori, che gli valsero grande stima e considerazione (pubblicati sotto il titolo di Adversaria anatomica nel 1706 e nel 1717), delineò il nuovo metodo di ricerca e di osservazione sul quale impostò tutta la sua opera. Riallacciandosi agli studi del suo maestro Valsalva, oltre che al pensiero degli antichi medici e filosofi, seppe mettere in relazione con accurato metodo comparativo i fenomeni clinici con il quadro anatomo-patologico ricercando la sede e le cause delle malattie attraverso l'indagine anatomica (De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis, 1761). Anche nel campo della patologia gli si debbono originali contributi, quali la descrizione della cirrosi epatica (vedi cirrosi atrofica di Morgagni-Laënnec) e dell'endocraniosi. § Per la sindrome di Morgagni, vedi Adams, Robert.