Morétti, Nanni
regista e attore cinematografico italiano (Brunico, 1953). Emerso intorno agli anni Ottanta, Moretti si è rivelato il miglior rappresentante del cinema giovane del decennio, in grado, con un cinema senza compromessi, molto personale, sarcastico e compiaciuto, di ritagliarsi uno spazio tra la defunta commedia all'italiana e il cinema politico impegnato. Dopo l'esordio con cortometraggi in Super 8, tra cui Io sono un autarchico (1976), ha debuttato con Ecce Bombo (1978), salutato da un grande successo di pubblico, seguito da Sogni d'oro (1981), Leone d'Argento a Venezia, Bianca (1984), La Messa è finita (1985), Palombella rossa (1989), Caro Diario (1993), per la cui regia è stato premiato a Cannes e ha ricevuto un David di Donatello, e Aprile (1998). Nel 1996 è stato nominato Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica italiana. Sempre con tempi di produzione dilatati tra un film e un altro, nel 2001 ha vinto sia il David di Donatello (come miglior film), sia la Palma d'oro a Cannes con La stanza del figlio (2000), un'opera matura che, attraverso la storia di una famiglia, dei rapporti tra genitori e figli, affronta con una riflessione personale, intimamente sentita e partecipata sul tema della morte. Nel 2006 ha diretto Il caimano, film per il quale ha vinto il David di Donatello per la regia. Nel 1986 ha fondato con Angelo Barbagallo la casa di produzione Sacher Film, che ha prodotto i film d'esordio di C. Mazzacurati e D. Luchetti; con quest'ultimo, Moretti ha interpretato Il portaborse (1991), ritratto feroce di un giovane ministro senza scrupoli. Come interprete è apparso anche in Padre padrone (1977), Domani accadrà (1988), La seconda volta (1995) e Caos calmo (2008). Molto attivo anche al di fuori del set, ha fondato una casa di distribuzione (Tandem) e organizza regolarmente rassegne (festival di cortometraggi). È stato direttore del Torino Film Festival per le stagioni 2007-2008. Nel 2011 Moretti ha diretto Habemus Papam, presentato al Festival di Cannes. Il film, che narra la vicenda di un giovane papa spaventato dalla carica che ha da poco assunto e che per questo viene assistito da uno psicanalista, si è aggiudicato nel 2012 tre David di Donatello. Nel 2012 Moretti ha presieduto la giuria del Festival del cinema di Cannes ed è stato nominato dal Ministero della cultura francese Commendatore delle Arti e delle Lettere. Nel 2015 ha diretto il film Mia madre, presentato al Festival del cinema di Cannes, nel quale il tema del lutto per la perdita della madre si inserisce in una riflessione più ampia sulla società contemporanea e le sue contraddizioni. Nel 2017 ha diretto il cortometraggio Autobiografia dell’uomo mascherato, mentre nel 2018 si è cimentato nella regia del documentario Santiago, Italia, che racconta le fasi successive al colpo di Stato che nel 1973 mise fine al governo del presidente cileno S. Allende e alla democrazia. Sempre nel 2018 ha diretto e interpretato il film Tre piani, acclamato al Festival del Cinema di Cannes nel luglio 2021. Nella sua carriera ha vinto undici Nastri d’Argento.