Montevècchia

comune in provincia di Lecco (24 km), 479 m s.m., 5,92 km², 2468 ab. (montevecchini), patrono: Martirio di san Giovanni Battista (29 agosto).

Centro situato in posizione panoramica sulle prime alture della Brianza, su un terrazzo di arenaria e calcare tra colline ricoperte di vigneti. Ebbe funzione di avvistamento (come dimostrerebbe il nome forse da Mons taegia, “monte fiaccola”) e fece parte del Contado della Martesana, seguendone le vicende storiche e rimanendo fedele al ducato visconteo prima, sforzesco poi. Concesso in feudo ai Panigarola nel 1647, passò ai Brivio nel 1713 e agli Agnesi nel 1740. § In posizione isolata e panoramica è il barocco santuario della Beata Vergine del Carmelo: nell'interno sono custoditi un trono ligneo del Cinquecento e affreschi di Andrea Appiani. Poco sotto il santuario sono disposte le stazioni di una Via Crucis secentesca. § Inserito nel Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, in un'area di interesse faunistico e naturalistico (farnie, carpini, castagni, pini silvestri) che richiama un buon flusso turistico, rimane tuttavia legato all'agricoltura (cereali, foraggi e uva, da cui si ricava un buon vino rosso) e, soprattutto, all'allevamento bovino (con produzione casearia). L'industria è attiva nei settori elettronico, elettrotecnico e dei materiali da costruzione.