Monterósso al Mare

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comune in provincia di La Spezia (25 km), 12 m s.m., 11,26 km², 1381 ab. (monterossini), patrono: san Giovanni Battista (24 giugno).

Centro, il più occidentale, delle Cinque Terre, compreso nell'omonimo parco nazionale, è ubicato in una conca affacciata su una piccola insenatura e cinto da colline ricoperte da vigneti e olivi. L'abitato è costituito da due distinti borghi, prospicienti tratti di litorale sabbioso. Fondato forse dagli abitanti del nucleo montano di Albareto, raso al suolo dal re longobardo Rotari (sec. VII), appare citato per la prima volta in un documento del 1056, con il quale veniva donato al monastero di San Venerio. Con la disgregazione della Marca obertenga nel sec. XI la signoria del luogo passò ai Fieschi. Nel sec. XII fu possesso dei signori di Lagneto, in conflitto con i Malaspina e con i conti di Lavagna. Sulla fine dello stesso secolo, nel suo processo di espansione lungo la Riviera di Levante, Genova tentò con ogni sforzo di assicurarsi il dominio delle Cinque Terre. Occupato dai pisani nel 1241, Monterosso fu restituito nel 1254 a Genova, seguendone le sorti. § A dominio dell'abitato si erge un antico castello. La parrocchiale di San Giovanni Battista, di origine trecentesca, è stata riedificata in epoca barocca; la facciata è decorata da un bel rosone marmoreo. § La morfologia del territorio ha favorito la costituzione di un tipico paesaggio terrazzato coltivato soprattutto a vite, cui è legata la produzione di vini famosi, come lo sciacchetrà. Base dell'economia è però il turismo escursionistico, balneare e di villeggiatura. § Dal 1997, con le Cinque Terre e Portovenere, Monterosso al Mare è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. È compreso nel parco letterario dedicato a Eugenio Montale.

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