Ròtari
re dei Longobardi e duca di Brescia (606-652). Era duca di Brescia quando nel 636 succedette a re Arioaldo di cui sposò la vedova, la cattolica Gundiperga figlia di Teodolinda. Ariano, capo della corrente nazionalista, Rotari impose la sua autorità sui duchi longobardi ribelli; conquistò la Liguria, parte del Veneto (Oderzo) ed estese la sua influenza fino alla Corsica. Per rafforzare il potere regio e assicurare le conquiste fatte, il 2 novembre 643 (anno della conquista di Genova) fece approvare dal gairethinx, l'assemblea armata degli Arimanni, a Pavia, l'Editto, con il quale i Longobardi ebbero la loro prima legislazione scritta. Nove anni dopo Rotari morì a Pavia, dove fu sepolto nella chiesa di S. Giovanni Battista, lasciando il regno al figlio Rodoaldo.