Montagna, Bartolomèo
pittore italiano (Orzinuovi, Brescia, ca. 1450-Vicenza 1523). Formatosi a Venezia tra il 1469 e il 1474, probabilmente nella bottega di Giovanni Bellini, fu negli anni successivi attivo a Vicenza, dove si stabilì, ancora a Venezia (1482), a Padova (1488; 1512) e a Verona. Pur in ambito provinciale, fu una delle personalità artistiche più notevoli e originali del suo tempo per l'intelligenza e la nobiltà stilistica con cui seppe assimilare e rielaborare i dati della più alta tradizione della pittura veneziana, passando dal saldo bellinismo, non immemore di acutezze plastiche mantegnesche, delle opere giovanili (Madonna col Bambino, Vicenza, Museo Civico; Sacra conversazione, Venezia, collezione Cini) all'ampio monumentalismo, ispirato dalla conoscenza di Antonello da Messina, del periodo maturo (Madonna in trono e Santi, Vicenza, Museo Civico), ai più tardi accenti di contenuto patetismo (Pietà, 1500, Vicenza, santuario di monte Berico). Suo collaboratore negli ultimi decenni fu il figlio Benedetto (Vicenza ca. 1481-prima del 1558), pittore mediocre, ma incisore di notevole abilità.