Mirabèlla Eclano
Indicecomune in provincia di Avellino (33 km), 372 m s.m., 33,92 km², 8272 ab. (mirabellani), patrono: san Prisco (15 aprile).
Generalità
Centro dell'Appennino Sannita, posto nella media valle del fiume Calore. Le sue origini sono collegate all'insediamento sannita di Aeclanum, uno tra i più importanti dell'Irpinia.
Storia
Preso e saccheggiato nell'89 a. C. da Silla durante la guerra sociale, divenne poi municipio romano e colonia (sec. II). Distrutto nel 662 da Costante II, durante le guerre tra Bizantini e Longobardi, risorse con il nome di Quintodecimo (perché distante 15 miglia da Benevento), ma subì scorrerie saracene e normanne e fu nuovamente distrutto nel sec. XI. Rifondato un po' più a S con il nome di Aquaputida o Acquaputrida, perché posto in prossimità di acque sulfuree, verso la metà del sec. XIV decadde e andò in rovina. Nello stesso luogo sorse l'attuale Mirabella, che fu al centro di una contea appartenuta ai Visconti, a Francesco Sforza, agli Aragona, ai Della Leonessa e agli Orsini di Gravina. Nel 1862 assunse l'attuale denominazione di Mirabella Eclano. Nel corso dei secoli fu danneggiato da numerosi terremoti, ultimo quello del 1980.
Arte
La chiesa madre di Santa Maria Maggiore, di antichissima origine ma rimaneggiata e decorata alla fine del sec. XIX, conserva un crocifisso ligneo (metà sec. XII), notevole esempio del romanico campano. Da questa chiesa proviene il cosiddetto “Rotolo di Quintodecimo”, conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli, che contiene due Extulet in scrittura beneventana con miniature policrome del sec. XI e notazioni musicali. L'adiacente chiesa dell'Annunziata conserva i Misteri, statue in cartapesta rappresentanti la Passione di Cristo, vivaci esempi di arte popolare settecentesca.
Economia
L'agricoltura, assai ricca, produce tabacco, olive, uva (vino taurasi DOCG), cereali, ortaggi e frutta; fiorente è l'allevamento bovino, suino e avicolo, con produzione lattiero-casearia e di insaccati. La piccola industria opera soprattutto nei settori alimentare, dei materiali edili e dell'abbigliamento.
Curiosità e dintorni
Il terzo sabato di settembre si svolge la tradizionale “Tirata del carro”: un obelisco alto 25 metri, interamente ornato con paglia intrecciata e sormontato dalla statua dell'Addolorata, viene fatto sfilare per le vie del borgo su un carro trainato da buoi. A poca distanza dall'abitato, gli scavi archeologici hanno riportato alla luce i resti dell'antica Aeclanum.