Milarepa o Milaraspa
mistico e poeta tibetano (sec. XI). Le vicende della sua vita sono conservate in un'opera letteraria scritta da Dur k'rod ñal ba. Immortali le pagine che narrano dell'intima lotta sostenuta da Milarepa fra il desiderio di vendetta dei torti subiti e il senso della pietà e della fede che lo portò ad abbracciare il buddhismo e a compiere il duro tirocinio di noviziato alla scuola del maestro Marpa, il quale, conosciuta l'animosità del discepolo, lo costrinse alle prove più dure per piegarne l'orgoglio e il risentimento. Milarepa fu anche poeta: la sua raccolta di versi (Centomila canti) canta con molta spontaneità il suo travaglio spirituale e la serenità raggiunta con la fede. § La sua immagine appare frequentemente nella pittura tibetana delle thanka. Viene rappresentato, vestito di lino bianco, al centro della composizione, secondo un modello iconografico rimasto immutato nel tempo, in atto di ascoltare (la mano destra è portata all'orecchio) i “sussurri della foresta” portati da una eco lontana. Tutt'attorno alla sua immagine s'inseriscono in vari registri illustrazioni di proporzioni ridotte concernenti episodi della sua esistenza leggendaria.