Marènzio, Luca
compositore italiano (Coccaglio, Brescia, ca. 1553-Roma 1599). Visse prevalentemente a Roma, dapprima (1572-78) al servizio del cardinale Cristoforo Madruzzo, poi (1578-85) di Luigi d'Este. Nel 1589 partecipò a Firenze alle feste per il matrimonio tra Ferdinando de' Medici e Cristina di Lorena con due intermedi (La gara fra Muse e Pieridi e Il combattimento poetico di Apollo). Tornato a Roma nel 1589 fu al servizio degli Orsini e del cardinale Montalto. Nel 1595 passò alle dipendenze del re Sigismondo III di Polonia: non si conoscono con sicurezza i dati del suo soggiorno in quel Paese. Nel 1598 Marenzio era a Venezia; l'anno dopo a Roma (probabilmente come musicista della cappella papale) dove morì. La fama di Marenzio è essenzialmente legata alla sua produzione madrigalistica, che rappresenta un momento culminante nella fase più matura e raffinata del madrigale. In essa l'impiego magistrale della più ricca e complessa scrittura contrappuntistica cinquecentesca è posto al servizio di un'attenta ricerca espressiva, di un'invenzione estremamente varia e sciolta, sostanzialmente mantenuta all'interno di un'ispirazione legata agli equilibri rinascimentali: in tal senso Marenzio si differenzia dagli altri maggiori madrigalisti della sua età ed è estraneo alle febbrili ricerche di Gesualdo (e alle sue più intense sperimentazioni cromatiche) e all'interesse di Monteverdi per il nuovo linguaggio monodico. Accanto ai 423 madrigali (raccolti in 1 libro a 4 voci, 9 libri a 5 voci, 6 libri a 6 voci e altri volumi) vanno ricordate le raffinate villanelle (118 in 5 libri), che come i madrigali ebbero larga diffusione anche fuori d'Italia, e la produzione sacra, quantitativamente più scarsa (e in parte perduta), ma non poco rilevante (si conoscono di Marenzio ca. 70 mottetti).