Mancini, Giàcomo
uomo politico italiano (Cosenza 1916-2002). Iscritto al Partito Socialista Italiano fin dalla sua ricostituzione dopo la caduta del fascismo, nel 1953 entrò a far parte della direzione. Deputato dal 1948, nel 1963 ottenne la guida del dicastero della Sanità, e dal 1964 al 1970 fu ministro dei Lavori Pubblici. Segretario del partito dal 1970 al 1972, si collocò poi in posizione critica da sinistra, non condividendo la politica di B. Craxi, nuovo segretario del PSI. Nel 1985, nominato sindaco di Cosenza, si dimise dalla Camera dei Deputati. Fu rieletto deputato nella legislatura 1987-92. Non eletto al Parlamento nel 1992, nel 1993 divenne nuovamente sindaco di Cosenza. Accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso, fu costretto a dimettersi (1994) e poi fu condannato in primo grado (1996). Nel giugno 1997 la sentenza venne annullata dalla Corte d'Appello di Reggio di Calabria e, nel novembre successivo, Mancini fu rieletto sindaco di Cosenza.