Mac Orlan

pseudonimo del narratore, poeta e saggista francese Pierre Dumarchais (Péronne, Somme, 1882-SaintCyr-sur-Morin 1970). Ebbe una giovinezza avventurosa che determinò il carattere della sua opera, maturata all'insegna di un romanticismo moderno, popolato di luoghi pittoreschi e di figure di eccentrici e spostati di ogni genere. Esordì nel 1911 con Les pattes en l'air, seguito da altri racconti pieni di humour (Contes de la pipe en terre, 1913; Le rire jaune, 1914), da due romanzi ispirati alla guerra (Le chant de l'équipage, 1918; Bob bataillonaire, 1919) e quindi dai romanzi: Marguerite de la nuit (1925), Quai des brumes (1927), portato sullo schermo da M. Carné; La Bandera (1931), adattato invece da J. Duvivier; Le camp Domino (1937), Sous la lumière froide (1945), ognuno dei quali sembra costituire un capitolo di quel Petit manuel du parfait aventurier che redasse nel 1920. La sua poesia, che comprende le raccolte di Œùvres poétiques (1946), Chanson de charme pour faux nez (1950), Poésies documentaires (1954), ripropone gli schemi della canzone popolare.