Mòtta Baluffi
Indicecomune in provincia di Cremona (23 km), 31 m s.m., 16,66 km², 968 ab. (mottesi), patrono: san Cataldo (10 maggio).
Centro situato nella pianura presso la sponda sinistra del Po. Di origine franca e già fortificato verso il Mille, appartenne ai vescovi di Cremona e ottenne autonomia comunale nel 1224. Nel sec. XVI fu infeudato ai Baluffi. Ricche di decorazioni interne sono la parrocchiale di San Cataldo (sec. XVII-XVIII) e la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo nella frazione di Solarolo Monasterolo. § L'economia è in prevalenza agricola, con coltivazioni di cereali, barbabietole da zucchero, frutta (meloni tipici) e foraggi per l'allevamento di bovini; molto diffusa è la pioppicoltura; sono inoltre attive industrie nei settori metalmeccanico (macchine per lavorazione del legno, trasformatori e carpenterie), alimentare (salumifici), enologico e dell'abbigliamento.