Mònno
Indicecomune in provincia di Brescia (105 km), 1066 m s.m., 30,70 km², 586 ab. (monnesi), patrono: santi Pietro e Paolo (29 giugno).
Centro dell'alta Valcamonica, posto allo sbocco della valle del Mortirolo. Feudo dei monaci benedettini di Cluny, seguì le vicende generali della valle, divenendo dapprima possesso dei Visconti, quindi della Repubblica di Venezia (1428-1797). § La parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo (riedificata nel 1731 da Antonio Corbellini su una costruzione quattrocentesca di cui resta il campanile) conserva una pala di Palma il Giovane, un'ancona lignea secentesca e affreschi di Pietro Corbellini. Pregevoli lavori in legno intagliato sono anche nella chiesetta di San Brizio, rimaneggiata nel 1657, e nella chiesa di San Sebastiano (sec. XVIII). § L'economia si basa sul turismo escursionistico e di villeggiatura, sulle attività silvo-pastorali e sull'artigianato. È attiva una centrale idroelettrica.