Lop Buri (città)
città (31.898 ab. nel 1993) della Thailandia, capoluogo della provincia omonima, 120 km a N di Bangkok. Mercato agricolo; nei pressi, giacimenti di minerali di ferro. § Antico centro Môn, successivamente (sec. XI-XIII) occupato dal regno Khmer e quindi capitale estiva del regno di Ayutthaya. Del periodo di occupazione Khmer, durante il quale vi fiorì un'arte provinciale della civiltà angkoriana, sussistono parziali documentazioni architettoniche (opere di fortificazione, templi e monumenti vari tra cui il Phra Prang Sam Yot, santuario a tre torri, e il monastero della Grande Reliquia), i cui caratteri stilistici hanno determinato la convenzionale denominazione di “stile di Lop Buri”, che distingue anche una scuola di scultura di derivazione Khmer. Nel corso del sec. XVII Lop Buri assunse nuova importanza quale sede estiva del sovrano. In questo periodo la città venne ampliata e arricchita di architetture, progettata entro vasti parchi egiardini. Il palazzo reale fu edificato su disegno di architetti francesi; dopo un periodo di abbandono fu restaurato nella seconda metà del sec. XIX e ne fu adattata una parte a museo archeologico. L'arte buddhistica si espresse essenzialmente nella statuaria in bronzo e in pietra , raffigurante per lo più immagini di Buddha in cui si fondono insieme caratteri stilistici di Dvāravatī e dell'arte Khmer.
Lop Buri. Scultura policefala a otto teste (sec. VIII-IX; Parigi, Musée Guimet).
Parigi, Musée Guimet