Legnica
città (106.143 ab.) della Polonia, nel voivodato di Dolnośląskie, 65 km a WNW di Breslavia, a 121 m sul fiume Czarna Woda. Mercato agricolo con industrie. In tedesco, Liegnitz. § Intorno al Mille era un feudo dei Piast; più tardi, dal sec. XII al XVII, vi risiedettero gli appartenenti a un ramo cadetto di quella famiglia, i principi di Legnica. Il principato di Legnica, di netta impronta tedesca, passò agli Asburgo nel 1675 e fu successivamente occupato da Federico II di Prussia nel 1742. Nel 1945 la città da tedesca divenne polacca. § Legnica è nota inoltre per alcune battaglie: nei suoi dintorni (a Wahlstatt) Enrico II di Slesia, alla testa di un esercito germano-polacco, fu duramente sconfitto dai Mongoli (9 aprile 1241): il re morì sul campo. Ancora nei pressi di Legnica nel 1760 Federico II sconfisse (15 agosto) gli Austriaci del generale G. E. Laudon e nel 1813 il maresciallo Blücher vi mise in rotta (26 agosto) un corpo dell'armata napoleonica comandato dal maresciallo MacDonald. § Dopo l'incendio dei Mongoli il centro venne ricostruito su pianta regolare e si sviluppò nei sec. XIV-XVI, cingendosi di mura di cui restano alcuni tratti con torri. In questo periodo vennero eretti numerosi edifici gotici, come le chiese parrocchiali di Maria Vergine (1362-80 e 1450-68) e dei SS. Pietro e Paolo (1339-90), entrambe rifatte nell'Ottocento, che conservano parti delle strutture originarie. Un notevole complesso barocco è rappresentato dalla chiesa dei Gesuiti (1714-27), dal vicino Mausoleo dei Piast di Legnica (1677), con le quattro statue dei principi, e dal Collegio dei Gesuiti (1700-06). Altri edifici barocchi sono l'Accademia dei Nobili (1726-35), il Palazzo Municipale (1737-41) e il convento di Lubin (1728).