Leóne VI (imperatore bizantino)
imperatore bizantino detto il Saggio o il Filosofo (866-912). Figlio di Basilio I, gli succedette insieme col fratello Alessandro (886). Sotto di lui l'Impero subì alcune gravi sconfitte contro i Bulgari, diventati potenti con lo zar Simeone, contro gli Arabi lanciati nella guerra di corsa (attacchi ad Adalia e a Salonicco) e contro i Russi del principe Oleg, apparsi davanti a Costantinopoli per esigere privilegi commerciali. Nello stesso tempo i domini bizantini in Italia merid. venivano ridotti a modeste proporzioni dagli Arabi, che finivano di conquistare la Sicilia e attaccavano la Calabria e la Campania, e dai principi longobardi, insofferenti della presenza bizantina. In compenso, Leone VI si sforzò di riorganizzare le istituzioni dell'Impero: uomo di vasta cultura, portò a termine i Basilici, monumento legislativo promosso da suo padre e paragonabile solo a quello di Giustiniano, e scrisse e legiferò in materia amministrativa, militare ed ecclesiastica; e fu pure letterato. Ispirato in tutta la sua attività da un rigido concetto dell'assolutismo imperiale, volle la piena sottomissione della Chiesa e, nel quadro di questa politica, depose il patriarca Fozio (886), sostituendogli il proprio fratello Stefano, e cercò un'intesa col papato, col quale Bisanzio era in conflitto (e Fozio ne era stato uno dei maggiori responsabili, professando dottrine anticipatrici dello scisma definitivo del 1054).