Lóvero
Indicecomune in provincia di Sondrio (32 km), 515 m s.m., 13,37 km², 635 ab. (loverini), patrono: sant’ Alessandro (26 agosto).
Centro dell'alta Valtellina, posto nella conca che domina il gradino di Tirano. Compreso nella pieve di Mazzo, fu dato in feudo da Gian Galeazzo Sforza ai Negri, che lo mantennero anche sotto Ludovico il Moro (1495) e il re di Francia Luigi XII (1503). Seguì le sorti di Mazzo fino al 1596, poi quelle della Valtellina.§ La parrocchiale della Madonna delle Grazie, ricostruita nel sec. XVIII, costituisce la principale testimonianza artistica dell'abitato: all'interno conserva affreschi di G. B. Muttoni (sec. XVII-XVIII) e intagli di G. B. del Piaz (sec. XVII). La facciata, del tardo Ottocento, conserva un bel portale di fine Cinquecento. La chiesa di Sant'Agostino, risalente al sec. XIII, ha campanile romanico-gotico; fuori dell'abitato è la chiesa di Sant'Alessandro, rifacimento barocco di un edificio medievale.§ L'economia si basa sull'agricoltura (patate, alberi da frutto, foraggi e vite) e sull'allevamento bovino. È in crescente espansione il turismo naturalistico ed escursionistico.