Lògli, Màrio
pittore italiano (Urbino 1933). Dopo varie e formative esperienze nel campo della ceramica e dell'arte scenografica, si è fatto notare con una serie di “personali” organizzate in Italia e all'estero. Le sue opere rivelano un'originale concezione classico-moderna sul tema prediletto del rapporto fra uomo e ambiente, con raffigurazioni cicliche proposte in diverse raccolte monografiche: in “No Man Land” i rifiuti si espandono sul mondo come un'ameba (Metamorfosi, 1969); “Gli invasori” sono guerrieri generati dalla ferraglia storica che incombono sull'umanità (Baytex, 1974); “Dopo i trionfi” traccia un'emblematica genealogia di potenti le cui immagini si sbriciolano fra le dita del tempo (I duchi di Montefeltro, 1982), in una disgregazione che potrà essere superata soltanto da una nuova visione dell'uomo e della vita; la successiva “Geometria blu” lancia un chiaro segnale in questa direzione, con un recupero poetico della purezza formale attraverso l'esplicito richiamo alla lezione di fra' Luca Pacioli (La fiera delle stelle, 1989). Tra le altre "personali" sono da menzionare Nature silenti (1992) e Architetture dell'anima (1996).