Paciòli, Luca, detto Luca da Bórgo
matematico italiano (Borgo San Sepolcro ca. 1445-Roma 1514). Dimorò a lungo a Venezia, dove entrò nell'ordine dei francescani minori. Iniziò poi una lunga peregrinazione per le città italiane come insegnante di matematica: dal 1475 al 1478 fu a Perugia, nel 1498 venne invitato a Milano da Ludovico il Moro e qui strinse amicizia con Leonardo da Vinci con il quale riparò a Firenze all'arrivo dei Francesi. Dal 1500 al 1506 insegnò a Pisa, poi in altre città, quindi a Roma. Scrisse: Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalità (1494), vasta opera enciclopedica che raccoglie le conoscenze aritmetiche, algebriche e geometriche del tempo, la prima di questo genere data alle stampe. Scritta in volgare, ma con molti vocaboli greci e latini, e basata in massima parte sugli scritti di Fibonacci, la Summa ebbe il merito di introdurre nelle espressioni algebriche alcune abbreviazioni avviando tale scienza verso la scrittura sincopata. Altrettanto noto è il trattato De divina proportione (1509), in parte illustrato con splendidi disegni di Leonardo, nel quale Pacioli volle ricondurre la perfezione estetica delle strutture architettoniche e dello stesso corpo umano a principi geometrici quale quello della sezione aurea. Di Pacioli resta anche un manoscritto, De viribus quantitatis, rimasto inedito, che contiene, oltre a una raccolta di giochi matematici, una trattazione assai interessante sui quadrati magici.
Luca Pacioli detto Luca da Borgo in un ritratto di Jacopo de' Barbari (Napoli, Galleria Nazionale di Capodimonte).
De Agostini Picture Library