Královéhradecký
Indiceprovincia della Ceca settentrionale, 4757 km², 548.368 ab. (stima 2006), 115 ab./km², capoluogo: Hradec Králové. Confini: Pardubický (S), Boemia Centrale (W), Liberecký (NW); Polonia (N, E).
Territorio montuoso esteso nella parte nordorientale della Boemia, comprendente (a N/NE) i monti Orlické e i monti del Krkonoše (monte Sněžka, 1602 m), dove ha origine il fiume Elba, che attraversa la provincia con i suoi tributari Úpa, Metuje e Orlice. Altro importante corso d'acqua è il fiume Štenava. Sul territorio sono presenti numerose aree protette, quali parte del Parco Český ráj (noto per le sue “città di pietra”, i vulcani spenti e le rovine di castelli), il Parco Nazionale del Krkonoše e i parchi naturali di Trčkov, Bukačka, Broumovské stěny e Babiččino údolí. Il 30% della superficie totale è ricoperto di foreste, che costituiscono un'importante risorsa naturale per la provincia, insieme alle risorse idriche di superficie e sotterranee.Principali attività economiche degli abitanti sono l'agricoltura (cereali, rape, mais, barbabietola da zucchero), praticata lungo il bacino dell'Elba, l'allevamento (ovini e suini) e l'industria (tessile, ingegneristica, alimentare, metallurgica, della gomma), con imprese piccole e medie; bacini carboniferi a Žacléř. Turismo nel parco del Krkonoše. In crescita il settore agrituristico, soprattutto nella zona di Broumov. Centri importanti oltre al capoluogo, sono Trutnov, Náchod, Jíčin e Dvůr Králové nad Labem. § Le prime tracce di insediamenti umani sul territorio (lungo le rive dell'Elba) risalgono alla preistoria. Dal sec. X la provincia crebbe di importanza col sorgere di numerose città fortezza. Lo sviluppo economico e culturale fu stimolato dalla presenza di diversi monasteri. Nel XV secolo, Královéhradecký fu il centro della rivoluzione religiosa degli Hussiti. Dopo la Guerra dei Trent'anni, fu investita dal processo di controriforma; verso la metà del sec. XVIII, dopo la separazione di Klodzko e di parte della Slesia dall'Impero Asburgico, la provincia si ritrovò a essere terra di confine e fu il principale teatro di battaglia durante la guerra Austro-Prussiana del 1866.