Kokinshū
antologia di poesie nota anche come Kokinwakashû (Raccolta di poesie giapponesi antiche e moderne) che Ki no Tsurayuki (ca. 868-946) nel 905 presentò all'imperatore Daigo (885- 930) assieme ai colleghi Ki no Tomonori (845-905), Ōshikōchi no Mitsune e Mibu no Tadamine (868-965). Si tratta della seconda grande antologia della letteratura poetica giapponese, con la quale la cultura di Heian rivendica i propri valori artistici davanti a quella già gloriosa del Man'yōshū di Nara. Il Kokinshū raccoglie, in venti volumi, ca. 1100 liriche, di cui poco meno della metà di autori anonimi; numerose altre sono dovute ai sei geni poetici del sec. IX: Ariwara no Narihira, Ono no Komachi, Fumiya no Yasuhide, Sōjō Henjō, Ōtomo no Kuronushi e il vescovo Kisen. La prefazione di Tsurayuki (presente nell'antologia con una ricca scelta di poemi) costituisce il primo manifesto del mondo letterario nipponico ormai emancipato dal magistero cinese.