Khajurāho

villaggio (4700 ab.) dell'India, nello Stato del Madhya Pradesh, 130 km a N di Jabalpur, famoso per la serie di templi dedicati al giainismo e all'induismo, e per la qualità delle raffigurazioni scultoree che ne abbelliscono e vivacizzano le forme architettoniche. Costruiti nel corso di un solo secolo (950-1050), i templi di Khajurāho rivelano nel proprio ambito momenti di evoluzione dell'architettura medievale indiana, come lo slancio verticale assunto dalla torre sikhara, mediante l'aggiungersi tutt'attorno a questo elemento di numerosi altri sikhara riprodotti in scala ridotta e raccordati assieme come parti ornamentali del sikhara principale (un esempio significativo è dato dal grande tempio di Kandariya Mahadeva). La diversa graduazione della copertura, autonoma per ogni parte del tempio, culmina in quella più alta del santuario, su cui si innalza la forma del sikhara. La profusione della scultura ad altorilievo si svolge in una continuità del tessuto plastico che si rivela via via alla luce (come nelle sculture del tempio di Sūrya e Konarak). Soggetto di questa scultura è l'amore, espresso in vari atteggiamenti e posizioni dalle coppie allacciate (mithunā), dove l'insistenza di situazioni erotiche sembra sconfinare dalle pratiche dei riti tantrici e sfuggire ai riferimenti simbolici dell'unione mistica del devoto con la divinità.

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