Karamzin, Nikolaj Michailovič
storico, critico e scrittore russo (Michajlovka, governatorato di Simbjrsk, 1766-Pietroburgo 1826). Cresciuto sotto Caterina II, fu di idee moderate, ma colto e aperto; fu ammiratore di Rousseau, Sterne ed Herder; nel 1789-90 viaggiò in Germania, Svizzera, Francia e Inghilterra. Il suo nome è legato innanzi tutto alla riforma della lingua, in cui, abolendo la distinzione lomonosoviana dei “tre stili”, introdusse molti gallicismi contribuendo in modo decisivo alla formazione di una lingua letteraria russa, che Puškin elevò poi a perfezione. Come narratore introdusse in Russia il “sentimentalismo”, con opere quali Povera Lisa (1792), Un cavaliere del nostro tempo e L'uomo sensibile e l'uomo freddo, che godettero di singolare popolarità. Come storico, gli si deve una monumentale Storia dello Stato russo (1816-26; 12 vol.) interrotta dalla morte dell'autore, che ebbe grande diffusione anche attraverso le numerose traduzioni. Notevole fu anche la sua attività di pubblicista, come editore delle riviste Moskovskij Žurnal (1791-92), sulla quale pubblicò le sue Lettere di un viaggiatore russo, diario del suo soggiorno in Europa modellato in un certo senso sul Viaggio sentimentale di Sterne, e Vestnik Evropy (Il messaggero d'Europa), da lui fondata nel 1802.