Karakoram
gruppo montuoso dell'Asia centromeridionale, nel Kashmirsettentrionale, compreso tra i monti del Kunlun a NE, la catena dell'Himalaya e il fiume Indo a S, l'Hindukush a W. Costituito da rocce eruttive (graniti e sieniti), sedimentarie (calcari) e metamorfiche (gneiss), si allunga per ca. 400 km con direzione NW-SE con numerose cime che superano gli 8000 m s.m. di altezza; le principali sono il K2 o Godwin Austen (8611 m), il Broad Peak (8047 m), il Gasherbrum o Hidden Peak (8068 m). Molto estesi (oltre 17.000 km²) sono i ghiacciai: tra i più imponenti, quelli del Baltoro, di Siachen, di Biafo e di Rimu. A causa del clima continentale freddo e, per di più, semiarido (specie nel versante settentrionale), la popolazione è molto scarsa: poche decine di migliaia di persone, per la quasi totalità appartenenti al tipo etnico-linguistico tibetano. Le zone più elevate sono pressoché desertiche, percorse solo da gruppi nomadi. Nelle vallate trasversali, sino a un'altitudine di 3000 m s.m., si trovano alcuni villaggi, i cui abitanti sono in prevalenza dediti all'agricoltura (cereali, frutta) e alla pastorizia praticata nelle vaste aree steppiche. La vegetazione forestale, presente solo nel versante meridionale, è scarsamente sfruttata anche per la difficoltà delle comunicazioni. In merito a queste ultime, va segnalata la costruzione (durata un ventennio: 1959-79) della strada, lunga 750 km, che collega il Pakistan alla Cina attraversando l'estrema sezione nordoccidentale del Karakoram. § Verso la fine del sec. XIX la spedizione di Godwin Austen rilevò topograficamente la zona, i cui ghiacciai furono esplorati all'inizio di questo secolo da spedizioni italiane, tra cui quelle di Luigi Amedeo di Savoia e di Giotto Dainelli. Nel 1954 una spedizione diretta da Ardito Desio conquistava l'inviolata vetta del K2. Anche Karakorum; in italiano, Caracoram.