Jìvaro
(in italiano Ghìvaro). Popolazione dell'America Meridionale stanziata su una vasta area fra il Rio Pastaza, il Marañon, il Rio Nieve e il Rio Apaga (Perú-Ecuador-Brasile). Un tempo la loro zona di insediamento giungeva fino agli altopiani ecuador-peruviani tanto che furono spesso in lotta con gli Incas; questi gruppi, sottomessi dagli Spagnoli, sono ormai totalmente integrati e fusi con le genti chibcha e quechua. Ancora numerosi gli Jìvaro indipendenti che vivono allo stato seminomade di una rudimentale agricoltura, caccia, pesca; dalle genti andine hanno acquisito alcuni tratti culturali (culto degli antenati, credenza nella reincarnazione e nel dio della pioggia, arte della ceramica). Tipica la struttura sociale collettivistica basata sulla grande famiglia patriarcale. Erano noti per la loro bellicosità e la caccia alle teste che mummificavano essiccandole al calore dopo averne frantumato le ossa fino a ridurle alla grandezza anche di un pugno senza far perdere al viso i caratteri fisionomici (pratica tsantsa). § Tra le manifestazioni artistiche è diffusa la ceramica, decorata con motivi a zig-zag in rosso e nero all'esterno e con disegni geometrici che rappresentano figure mitiche all'interno. Notevoli le aste delle lance, finemente incise, e gli ornamenti da testa di piume variopinte. Ogni oggetto di uso comune, inoltre, è decorato con pitture mitologiche.