Iglesiènte
regione montuosa della Sardegnasudoccidentale, in provincia di Cagliari, al cui centro si trova la città di Iglesias; è compresa tra la pianura del Campidano e la costa tra capo della Frasca, a N, e capo Teulada, a S. L'Iglesiente, costituito in prevalenza da scisti e calcari paleozoici associati a dolomie e arenarie, è diviso dal solco del Cixerri e del Flumentepido in due settori ben definiti: a N l'Iglesiente propriamente detto, la cui massima elevazione è rappresentata dal monte Linas (1236 m); a S il Sulcis, che culmina a 1116 m nel monte is Caravius. L'attività estrattiva ha rappresentato la maggiore risorsa dell'area, in particolare nel periodo compreso fra le due guerre mondiali, quando l'orientamento autarchico dell'economia nazionale induceva a sfruttare le pur modeste riserve interne: l'Iglesiente fu infatti uno dei più importanti distretti minerari d'Italia, con giacimenti di piombo e zinco (Monteponi, San Giovanni), piriti (Campo Pisano), carbone e lignite (Carbonia, Bacu Abis) e ferro. A partire dagli anni Cinquanta del Novecento, tuttavia, la mediocre qualità, l'alto costo di coltivazione e il progressivo esaurimento dei giacimenti causavano una profonda crisi, cui hanno fatto fronte solo in parte le opere di bonifica irrigua e la localizzazione di industrie metallurgiche (Portoscuso) e petrolchimiche (Sarroch, peraltro nell'area industriale di Cagliari). La costa ha conosciuto un notevole sviluppo turistico.