Icaza, Jorge
romanziere ecuadoriano (Quito 1906-1978). Narratore monocorde ma di coerente impegno sociale, ha raggiunto notevole fama con il romanzo Huasipungo (1934), scritto in difesa degli Indios e contro il loro sfruttamento da parte del capitalismo nazionale e nordamericano. Sullo stesso tema sono incentrati gli altri suoi romanzi e racconti, tra cui En las calles (1935; Per le strade), Cholos (1937; Meticci), Media vida deslumbrados (1942; Per metà della vita ingannati), Huairapamushcas (1948), Seis veces la muerte (1954; Sei volte la morte), El chulla Romero y Flores (1958; Il semplice Romero e Flores), Viejos cuentos (1960; Vecchi racconti), Atrapados (1972; Intrappolati). La sua narrativa tende a un espressionismo veemente, fondato sul realismo più crudo (anche linguistico, con largo impiego di termini indigeni e meticci). Icaza è anche autore di commedie pirandelliane o palesemente vicine a esempi francesi, quali El intruso (1928; L'intruso), Comedia sin nombre (1929; Commedia senza nome), Flagelo (1936).