Hutten, Ulrich von-
umanista tedesco (Burg Steckelberg, Fulda, 1488-Isola di Ufenau, Zurigo, 1523). Studiò diritto a Pavia e a Bologna, entrò nel 1517 al servizio dell'arcivescovo di Magonza e fu incoronato poeta e fatto cavaliere da Massimiliano I. Intellettuale anticonformista, perennemente in lotta contro le istituzioni e i privilegi, subì il fascino di Lutero (dal quale fu poi sconfessato) e si schierò dalla parte di Franz von Sickingen che nel 1522, con una lega di cavalieri renani, si batté contro l'arcivescovo di Treviri. Il cattivo esito della spedizione costrinse Hutten a riparare a Basilea; ebbe da Zwingli l'asilo di Ufenau, dove morì di sifilide. Scrisse, sul modello del greco Luciano, dialoghi satirico-allegorici in latino e in tedesco contro lo sfruttamento e l'arbitrio dei principi, il clero reazionario e il dogmatismo cattolico e per un'unità nazionale fondata sulla piccola nobiltà e sull'imperatore. Fu probabilmente anche fra gli autori delle Epistolae obscurorum virorum. La sua figura ispirò vari scrittori (R. von Gottschall, G. Herwegh, C. F. Meyer, ecc.).