Huppert, Isabelle
attrice cinematografica francese (Parigi 1953). Grande protagonista del cinema francese degli anni Ottanta, possiede un magnetismo tutto particolare che riesce a far risaltare un fisico delicato e a volte gelido. Fattasi conoscere con È simpatico ma gli romperei il muso (1972) di C. Sautet e I santissimi (1973) di B. Blier, è con La merlettaia (1976) di C. Goretta e Il giudice e l'assassino (1976) di B. Tavernier che riesce a convincere critici e pubblico del suo talento, consolidatosi con i film successivi come Violette Nozière (1977) di C. Chabrol, Les soeurs Brontë (1978) di A. Techiné, Loulou (1979) di M. Pialat, Colpo di spugna (1981), ancora di Tavernier, Storia di Piera (1982) di M. Ferreri. Nel 1988 torna a lavorare con Chabrol in Un affare di donne e, sempre diretta da lui, darà alcune delle sue migliori prove: Madame Bovary (1991), Il buio nella mente (1995), che le è valso un premio alla Mostra del cinema di Venezia, Rien ne va plus (1997) e Grazie per la cioccolata (2000). Con La pianista (2001) dell'austriaco M. Haneke, ha vinto nello stesso anno, a Cannes, il premio per la migliore interpretazione femminile. Nel 2003 ha interpretato Il tempo del lupo, sempre di Haneke; nel 2004 Ma mère di Cristophe Honoré e Le strane coincidenze della vita di David Russell; nel 2005 Gabrielle di Patrice Chereau, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, con cui l'attrice ha vinto il Leone speciale. Nel 2006 ha interpretato Proprietà privata di J. Lafosse e La commedia del potere di C. Chabrol; nel 2007 L'amour caché di A. Capone e Médée Miracle di T. De Bernardi. Nel 2008 ha interpretato Home di Ursula Meier e nel 2009 L'amore nascosto di Alessandro Capone e White Material di Claire Denis, mentre nel 2012 è protagonista di di Anne Fontaine e di Bella Addormentata di M. Bellocchio. Nel 2013 recita in Dead Man Down - Il sapore della vendetta, in Il paradiso degli orchi e in La scomparsa di Eleanor Rigby.
Isabelle Huppert in Un affare di donne (1988) di C. Chabrol.
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