Huber, Max
grafico svizzero (Baar 1919 – Mendrisio 1992). Attivo a Milano dagli anni Quaranta del Novecento dove lavorò per lo studio di Antonio Buggeri e dove conobbe, tra gli altri, Max Bill con cui nel 1947 organizzò la mostra “Arte astratta e concreta”, realizzandone il manifesto e la copertina del catalogo. Nel 1947 progettò con Albe Steiner l'immagine editoriale della casa editrice Einaudi, il marchio e l'impostazione grafica della Triennale di Milano. Disegnò il progetto grafico per i manifesti dei programmi del Piccolo Teatro di Milano e per i concerti di musica classica dei Pomeriggi musicali. Appassionato di musica jazz, realizzò inoltre copertine per periodici specializzati, libri e dischi; lavorò per varie riviste di filosofia, di letteratura, di arte, tra le quali “Aut-aut” (1951), “Il Caffè” (1961), “Tempo presente” (1966) e “Cenobio” (1980). Huber fu autore anche di una serie di manifesti per l'Autodromo di Monza, e dal 1948 curò la grafica delle aziende Montecatini, RAI, ENI. Direttore artistico del grande magazzino La Rinascente dal 1950, nel 1954 vinse il Compasso d'Oro con un disegno per tessuti. Numerosi sono i logotipi e le sigle da lui progettati e ancora oggi in uso: tra gli altri, quelli per La Rinascente (1950), per i grandi magazzini Coin (1955) e per i supermercati Esselunga (1958). A partire dai primi anni Cinquanta Huber svolse attività di insegnante a Milano.