Houphouet-Boigny, Félix
statista della Costa d'Avorio (Yamoussokro 1905-1993). Figlio d'un ricco proprietario terriero baulé, nel 1945 fondò il Parti Démocratique de la Côte d'Ivoire, nucleo iniziale del Rassemblement Démocratique Africain (RDA), sorto nel 1946. Alleatosi col Partito Comunista Francese, condusse una vivace campagna contro la politica coloniale di Parigi. Dopo la rottura di quest'alleanza nel 1950, si attestò su posizioni più moderate e fu chiamato a far parte del governo francese, collaborando alla formulazione della Loi Cadre. Convinto assertore della politica inaugurata da De Gaulle nel 1958, votò per l'ingresso nella Comunità Francese, divenendo capo del governo della Repubblica autonoma della Costa d'Avorio. Nel 1959 promosse la costituzione del Conseil de l'Entente, raggruppante l'Alto Volta, il Dahomey, il Niger e la Costa d'Avorio. Il 7 agosto 1960 proclamò la piena indipendenza del suo Paese, al di fuori della Comunità Francese, divenendone presidente, capo del governo (fino al 1990) e presidente del partito unico. In politica estera ha mantenuto un atteggiamento di stretta alleanza con i Paesi occidentali. Rieletto per sei volte capo dello Stato, è stato confermato nel 1990 e ha mantenuto tale carica sino alla morte. Il suo nome è leagato, fra l'altro, al faraonico progetto della basilica di Nôtre Dame-de-la Paix a Yamoussokro.