Holzer, Jenny
artista statunitense (Gallipolis, Ohio, 1950). Dopo aver studiato Belle Arti all'Università dell'Ohio, si trasferisce a New York, dove, tra il 1976 e il 1977, segue i corsi dell'Independent Study Program organizzato dal Whitney Museum. Nei primi anni di attività artistica realizza quadri astratti, nei quali inserisce sempre qualche parola, un particolare che lascia intravvedere gli sviluppi del suo modo di esprimersi. Abitando a New York e girando per le strade della metropoli, si imbatte in un personaggio che ha preso l'abitudine di tappezzare i muri di Times Square con manifesti nei quali invita la gente a guardarsi dai grandi mali del mondo. La curiosità che i manifesti suscitano nei passanti spinge la Holzer a sperimentare qualcosa di analogo. Nascono così i suoi Truisms (truismi), messaggi composti di una sola frase che esprimono le opinioni più diverse, indicando ogni volta un determinato assunto e il suo contrario e che la Holzer dispone in ordine alfabetico. L'artista allarga progressivamente la gamma dei supporti sui quali scrive i suoi Truisms: tabelloni luminosi, magliette, berretti. Comune a tutte le serie dei Truisms è la volontà di mantenere la neutralità più assoluta (e di qui nasce la scelta di indicare il postulato contrario di ogni affermazione): la Holzer cerca, così facendo, di stimolare un senso di maggiore tolleranza in coloro che leggono i suoi messaggi. Una delle più famose e spettacolari versioni dei Truisms è lo Spectacolar Board installato in Times Square nel 1982: un gigantesco pannello elettronico, sul quale compaiono in sequenza le frasi scelte dall'artista. Negli anni successivi la Holzer ha elaborato nuove serie di opere, sempre basate sull'uso della scrittura, concepite per spazi artistici più tradizionali (gallerie e musei) e realizzate, per esempio, su placche di bronzo o alluminio. Nascono così Inflammatory Essays, The Living Series e The Survival Series. Nel 1990, la Holzer è stata scelta come rappresentante degli USA per la XLIV Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia: si è trattato di un evento storico, in quanto non era mai accaduto prima che un incarico del genere venisse affidato a una donna, una circostanza coronata dalla decisione della giuria della Biennale di assegnare proprio a lei il riconoscimento più importante della manifestazione. L'opera della Holzer è ormai conosciuta in tutto il mondo e i suoi lavori sono stati presentati in numerose mostre personali e collettive; fra le più recenti ricordiamo Temporarily Possessed The Semi-Permanent Collection (The New Museum of Contemporary Art, New York, 1995) e Garden Court (PPOW, New York, 1997).